Come facciamo a capire se le azioni compiute online riescono a portare buoni risultati? Possiamo utilizzare i KPI. Questa parola sta per key performance indicators. Si tratta quindi di indicatori chiave di prestazione. Più precisamente i KPI corrispondono a dei valori numerici che ci danno la possibilità di misurare il rendimento di alcune attività svolte su internet. Di conseguenza attraverso questi indicatori possiamo valutare quanto stiamo procedendo verso il raggiungimento di alcuni obiettivi che ci siamo prefissi. Ogni azienda che opera online ha i suoi particolari KPI. Infatti possiamo dire che non esiste uno standard, visto che, proprio a partire da alcuni obiettivi da raggiungere, i KPI possono differire per adattarsi ad ogni situazione in particolare. Ma vediamo quali caratteristiche devono avere i KPI.

Le caratteristiche dei KPI

Rivolgendoti ad esperti del settore, come www.visibilitykey.it, avrai la possibilità di delineare le caratteristiche fondamentali dei KPI. Ci sono infatti delle qualità fondamentali dalle quali non si può prescindere.

I KPI devono risultare necessariamente utili e, per rispondere a questo scopo, devono essere caratterizzati innanzitutto da una buona quantificabilità. Quindi questi indicatori devono poter essere misurati ed essere espressi sotto forma di numero.

È molto importante anche che gli indicatori siano pertinenti, quindi devono essere coerenti e specifici, rispettando in tutto e per tutto le linee aziendali che si vogliono perseguire. Gli indicatori in questione devono essere pratici, semplici da usare, in modo che in ogni fase si possano misurare i progressi e lo stato di avanzamento di una determinata attività.

È buona norma che siano limitati temporalmente, in modo da obbedire alla misurazione entro determinati periodi di tempo che sono stati prefissati. Inoltre, un’altra caratteristica importante è quella della divisibilità. Da questo punto di vista i KPI devono permettere di dividere il processo da analizzare in diverse tappe.

Gli indicatori per misurare il tuo stato di avanzamento devono essere presi in considerazione con una certa regolarità. Soltanto in questo modo infatti ti possono aiutare a capire se veramente stai compiendo dei progressi nella tua attività o, se è il caso, possono essere cambiati, se riscontri che non sono più validi rispetto agli obiettivi che ti proponi di raggiungere. Quindi possiamo dire che questi indicatori possono essere modificati anche nel corso degli anni.

Le tipologie di KPI

Esistono tanti tipi di indicatori di prestazione. Generalmente essi si dividono in tre categorie principali. Ci sono infatti i KPI generali che hanno come scopo quello di stabilire il volume del tuo lavoro. Ci sono poi gli indicatori qualitativi che ti indicano il livello di qualità rispetto agli standard predefiniti.

Infine possiamo distinguere un’altra tipologia di indicatori, che sono costituiti dai KPI temporali. Il loro obiettivo è quello di definire il tempo necessario che va dall’inizio di un processo fino alla sua fine.

Ma esattamente vuoi sapere come si applicano concretamente questi indicatori? Per esempio ti possiamo dare indicazioni riguardo ad un indicatore molto utilizzato nelle misurazioni nell’ambito del web. Questo indicatore, di cui ti parliamo, risulta di solito molto utile per poter concentrarsi su alcune strategie digitali da applicare.

Facciamo riferimento al ROI, che significa return on investment. È uno degli indicatori più importanti, perché ti aiuta a valutare quanto stai ricavando dal capitale investito. Potremmo parlare anche di altri KPI utilizzati nel web, come per esempio conversion rate, CTR, ROAS, CPA, CLV, bounce rate.

Nello specifico quest’ultimo ha l’obiettivo di definire il traffico sul tuo sito web, mettendo in evidenza quale sia la frequenza di rimbalzo. Sono tutti comunque indicatori molto utili che, se rispettano le caratteristiche fondamentali dei KPI, si possono rivelare molto importanti quando operi su internet, per avere un quadro chiaro dei risultati raggiunti.