Quanto costa fare un volontariato ambientale

Fra le domande più frequenti in materia di viaggio ambientale vi è sicuramente quella relativa al costo. I costi del viaggio variano a seconda di molti fattori come ad esempio il periodo dell’anno in cui si decide di partire, la meta del volontariato e i mezzi di trasporto che si desiderano usare per spostarsi. Ma procediamo in modo graduale.

Partire per un campo di volontariato richiede una pianificazione attenta e dettagliata. Il primo passo da compiere è quello di scegliere un’organizzazione come quelle consigliate da Keep the Planet che possa rispecchiare e soddisfare le proprie esigenze. Una volta selezionata, la prima spesa che sarà effettuata è quella relativa al versamento della quota di iscrizione all’associazione di volontariato a cui si decide di aderire. In questo modo, si diventa soci e si ottiene una tessera che sarà pagata soltanto una volta l’anno. Quest’ultimo punto è molto importante poiché partecipare ai campi di volontariato è possibile soltanto se si è in possesso della tessera di iscrizione. Il costo della tessera dipende dall’associazione ma generalmente si aggira intorno ai trenta euro.

L’ulteriore quota è quella della partecipazione ai campi. Il pagamento è obbligatorio e deve essere effettuato prima della domanda di partecipazione, altrimenti la richiesta non verrà accettata e si sarà esclusi dal progetto automaticamente. E qui arriviamo alla domanda specifica: quanto costa fare un volontariato ambientale? Alcune organizzazioni hanno una quota fissa per quanto riguarda i campi da svolgere sul territorio nazionale ma, se decidiamo di varcare i nostri confini geografici, i costi sono variabili.

I costi del volontariato ambientale all’estero

A volte, partire per un campo di volontariato all’estero, presuppone dei costi importanti. Il motivo è da ricercare in vari fattori, innanzitutto la meta e dunque i costi relativi al viaggio. I costi del viaggio, come abbiamo già accennato in precedenza, variano a seconda del periodo dell’anno in cui si decide di partire, dalla meta che si intende raggiungere e dai mezzi di trasporto da usare. Queste spese sono a carico del singolo e non dell’associazione a cui si è iscritti. Il prezzo di un biglietto aereo andata e ritorno, può arrivare a costare anche millecinquecento euro motivo per cui, pianificare il viaggio nei dettagli e in anticipo, è un ottimo rimedio per alleggerire l’importo. Poi vi sono il visto, l’assicurazione di viaggio e i vaccini.

In alcuni casi, i vaccini sono consigliati mentre in altri sono obbligatori: questo è valido per le zone a rischio, ad esempio come per la febbre gialla se si parte per il Sudamerica o per l’Africa Centrale. Il costo dei vaccini si aggira intorno ai trenta euro e, in alcuni casi, le assicurazioni o le organizzazioni rimborsano questa spesa. A seguire, vi sono il costo dell’alloggio, dei pasti e dei programmi specifici come le escursioni e le visite guidate. Sono tutte spese che dipendono dal tempo, dal periodo di permanenza e soprattutto dall’agenzia o associazione di cui si fa parte. Scegliere la tipologia di alloggio giusta è molto importante ai fini di un’esperienza unica, sia dal punto di vista culturale che umano. Ci sono molte soluzioni economiche, come la casa dei volontari, gli alloggi autonomi e gli ostelli. Come si è soliti dire, il tempo è denaro: organizzarsi e pianificare in anticipo e nei dettagli il proprio campo di volontariato, sarà un ottimo alleato del vostro risparmio.

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