prestiti

E’ il momento giusto per richiedere un prestito personale?

L’avvento dell’emergenza sanitaria ha creato un clima di grande incertezza nel mondo dei risparmiatori. Una testimonianza di quanto sia particolarmente delicata questa situazione sono le numerose mail che la nostra redazione riceve su temi dedicati all’economia e alla finanza. E alle quali, spesso, è tutt’altro che semplice fornire una risposta.

Un quesito, più di altri, viene posto dai nostri lettori in maniera assai insistente: in questa fase storica così delicata ed incerta, è opportuno contrarre un finanziamento? Per rispondere a questa e ad altre domande che ci avete posto sul mondo dei prestiti, ci siamo avvalsi della consulenza di alcuni esperti ed abbiamo redatto questo articolo dove cercheremo di dissipare tutti i dubbi dei nostri lettori.

Tassi d’interesse mai così convenienti come in questa epoca

Partiamo dal primo aspetto che qualsiasi contraente di un prestito, giocoforza, tende a considerare: la convenienza economica, ossia il tasso d’interesse applicato. In questo caso, però, la valutazione non deve essere ricondotta al semplice tasso d’interesse, ossia il TAN, ma al TAEG, ovvero il Tasso Annuo Effettivo Globale, dove vengono ricomprese tutte le spese applicate al cliente.

Il tasso, infatti, non è altro che uno dei costi di un prestito, ai quali vanno aggiunte le spese di istruttoria per l’erogazione del prestito, le commissioni di incasso per ogni singola rata addebitata, le spese per l’invio della documentazione del prestito e, nella maggior parte dei casi, le spese per la sottoscrizione di una polizza direttamente collegata al finanziamento. La differenza tra TAN e TAEG, spesso, è tutt’altro che labile.

Dopo questa doverosa premessa, è innegabile che mai come in questo momento sia conveniente contrarre un prestito personale. Ed il motivo principale è da ricondurre alle politiche di allentamento monetario decise dalla Banca Centrale Europea, che ha portato i tassi d’interesse ufficiali in area negativa ed ha drenato liquidità ai mercati. Mosse che hanno come scopo principale quello di evitare il collasso del sistema economico e di rendere più semplice e conveniente l’accesso al mondo del credito al consumo per i cittadini europei.

Rispetto a due/tre anni fa, i tassi applicati ai prestiti sono decisamente più convenienti, con differenze talvolta sensibili di oltre il 2%. In un contesto così favorevole, i consumatori potrebbero approfittare di questa fase così vantaggiosa per quanto concerne i tassi applicati e finanziare l’acquisto di qualche bene ritenuto essenziale.

Come tutelarsi dal rischio della perdita occupazionale nel momento in cui si contrae un prestito

A detta degli esperti, questa fase così favorevole potrebbe durare ancora per qualche anno: non approfittarne oggi, di conseguenza, potrebbe risultare un madornale errore.  In un contesto come quello attuale, tuttavia, un altro dubbio sembra attanagliare i consumatori. Molti nostri lettori, infatti, ci hanno posto un quesito di non secondaria importanza: se contraggo un prestito e dovessi poi perdere il lavoro, come faccio a pagare le rate?

La paura di non essere in grado di far fronte ai propri impegni, è un tema assai delicato: molti risparmiatori, infatti, temono di essere segnalati e non poter più accedere al mondo del credito in un secondo momento, negandosi la possibilità, specie nelle fasce d’età più giovani, di contrarre un mutuo casa. Anche in questo caso, però, esistono delle soluzioni ad hoc, in grado di tranquillizzare compiutamente il contraente.

Alcune assicurazioni collegate ai prestiti personali coprono la perdita del lavoro sino ad un determinato numero di rate, consentendo al contraente di poter far fronte ai propri impegni quando avrà trovato una nuova occupazione. Una forma di finanziamento, però, risulta ancora più tutelante nei confronti del contraente: la cessione del quinto dello stipendio.

Questo prestito, che prevede il trattenimento della rata direttamente in busta paga, è collegato obbligatoriamente ad una polizza, che prevede anche la copertura contro il rischio della perdita del posto di lavoro: salvo dimissioni volontarie o licenziamento per giusta causa, il sottoscrittore della cessione del quinto può vedere sospeso il pagamento sino a quando non avrà trovato un nuovo impiego.

Un grazie particolare alla redazione di Prestitisenzabusta.it che ha risposto alle vostre domande nel miglior modo possibile.

Releated

alimentari

Interazione virtuale per la vendita alimentare: novità per l’economia italiana

Molte aziende, alimentari soprattutto, si sono trovate davanti degli impedimenti non di poco conto durante questi mesi di chiusura totale. Eppure grazie alla interazione virtuale con nuovi strumenti all’avanguardia, è stato possibile incrementare la vendita alimentare. A dimostrazione di questa teoria positiva una cooperativa casearia mantovana, Latteria San Pietro. Quest’ultima che produce grana Padano si […]

azienda

Unioncamere: abbattuti i costi delle utenze per le PMI

Questo periodo ha messo un crisi lo scambio commerciale di gas naturale e il trasporto di energia elettrica. Il che ha automaticamente comportato una riduzione della spesa per le imprese italiane (sia per quelle rimaste chiuse sia per quelle che hanno potuto continuare a lavorare). Il monitoraggio di Unioncamere e Bmti A monitorare la posizione […]